Giovanni Arpino, poeta e scrittore
Un’idea prima e un sogno poi che sembra oggi (2023), potersi delineare compiutamente.
Siamo nel pieno della pandemia da covid-19 (2020) quando, all’interno dell'Associazione Risorgimentale prende idea e forma, l'ipotesi di recuperare questa importante via storica turbighese. L'idea inziale prevedeva il recupero della via, quasi per restituire un piacere a Parigi, istituendo nel nostro comune, una strada che ricordasse gli eventi storici che avevano visto coinvolte le truppe francesi sul nostro territorio, visto che nella capitale francese esisteva una "Rue Turbigo". Da inventare non c'era nulla. Poco distante da noi, esisteva Via Gaggio, la strada ciclopedonale tra Lonate Pozzolo e la frazione Tornavento inserita nella rete mondiale delle Riserve della biosfera Unesco. L’obiettivo era trasformare l’antica via al porto di Turbigo in un museo a cielo aperto, una via verde nel Parco del Ticino pulita e percorribile nella sua interezza, per ammirarne le preziosità ambientali e soprattutto storiche. Proprio come Via Gaggio, la strada doveva tornare ad essere un luogo dove le persone potevano intraprendere passeggiate immerse nella natura e avvolte dalla storia. Le ricerche storiche avevano riportato alla luce degli eventi che ora potevano essere raccontati e descritti metro per metro, lungo questa antica strada, episodi che segnarono la storia d’Italia e d’Europa. La via si stava rilevando per Turbigo, un elemento importante di rilancio dal punto di vista storico e culturale, una vetrina per il nostro paese, visibile da tutti gli automobilisti di passaggio sulla vicina strada statale e perché no, addirittura dall'aereo. Un percorso naturalistico in grado di attrarre le persone di passaggio, che qui possono trovare un luogo di silenzio e pace a solo qualche centinaio di metri dalla strada statale fortemente trafficata. Finalmente Turbigo poteva avere la sua via in stile “Via Gaggio” che a Lonate Pozzolo ha avuto un enorme successo. Un qualcosa di assolutamente semplice, non impattante dal punto di vista strutturale, in assoluta armonia con la natura esistente e ovviamente, in linea con le regole del parco del Ticino. Sulla base di queste indicazioni di massima, la nostra associazione, all'inizio del 2022 ha demandato ad un architetto, l'incarico per lo studio di un progetto di quello che doveva diventare un percorso evocativo e sensoriale in grado di coinvolgere le persone. Lo studio di massima è stato presentato al comune di Turbigo sul finire del 2022 con la speranza di renderlo pubblico nel corso del 2023.