Risorgimento Turbigo
Vai ai contenuti

L'itinerario Napoleonico nel Parco del Ticino






CARTINA DELL'ITINERARIO NAPOLEONICO NEL
PARCO DEL TICINO E LUNGO I NAVIGLI
Prima Tappa – Itinerario Napoleonico 1800.

"Passage de Tesin et prise de Turbigo
par l'armée de réserve"
Quadro commemorativo (2020) posto in prossimità del ponte sul Naviglio Grande (ancora oggi esistente), all’epoca l'obiettivo strategico più importante.

Il quadro mostra l’ultima carica di cavalleria austriaca contro la fanteria francese per riprendere il ponte sul Naviglio.
Il quadro mostra l’ultima carica di cavalleria austriaca contro la fanteria francese per riprendere il ponte sul Naviglio.
Seconda Tappa –
Itinerario Napoleonico 1800

Quadro commemorativo (2021) “Il primo console in pericolo” posto in prossimità del Mulino del pericolo e del canale di irrigazione a Turbigo (entrambi ancora oggi esistenti), luoghi che permisero ai francesi quel giorno, di consolidare la testa di sbarco.
Il quadro mostra i granatieri francesi schierati a protezione del loro primo console in attesa del primo violento attacco di cavalleria austriaca.
Il quadro mostra i granatieri francesi schierati a protezione del loro primo console in attesa del primo violento attacco di cavalleria austriaca.
L’ITINERARIO NAPOLEONICO
NEL PARCO DEL TICINO E LUNGO I NAVIGLI

L’Associazione Risorgimentale Turbigo 3 Giugno 1859 in collaborazione con i Comuni e le realtà del territorio sta promuovendo un progetto per il recupero della memoria storica comune della valle del Ticino. L’obiettivo principale del progetto è strutturare e rendere fruibili al largo pubblico, due itinerari storici che si sviluppano nel Parco del Ticino e lungo i Navigli e che toccano inizialmente otto Comuni della zona oltre Turbigo: Novara, Trecate, Galliate, Castano Primo, Robecchetto, Boffalora e Magenta. Gli itinerari e il relativo "museo diffuso" fanno riferimento a due episodi chiave della storia europea e italiana: il passaggio di Napoleone Bonaparte nel 1800 e di Napoleone III nel 1859. Il progetto nasce dalla volontà di valorizzare ambienti e manufatti in una zona ricca di storia e di natura, che dagli inizi del nuovo millennio vive fenomeni di impoverimento e spopolamento, dopo il periodo di grande sviluppo del secondo dopo guerra. La narrazione degli itinerari, ruota attorno agli elementi chiave all’origine del progetto di unificazione europea, come nuovo assetto per garantire la pace, basato sulla libera circolazione delle persone e delle merci: quei luoghi che due secoli fa furono lo scenario di battaglie feroci tra paesi nemici, oggi vedono quelle stesse nazioni unite sotto la medesima bandiera europea. E proprio bandiere, ponti e dogane, tutti elementi una volta divisivi, costituiscono oggi elementi simbolici della narrazione, che aiutano a comprendere come le relazioni tra i popoli europei siano mutate nel corso degli ultimi due secoli. Quello che prima divideva oggi unisce, è il messaggio europeo del progetto. Uno sguardo particolare è rivolto ai giovani, che prima combattevano sul ponte Turbigo per il possesso di un punto strategico e che ora vivono insieme nelle centinaia di città che ospitano i programmi Erasmus. Il progetto intende dunque istituire concretamente i due itinerari e lavorare per la loro promozione e fruizione, in sinergia con le realtà e le risorse territoriali locali che possono contribuire a valorizzare e sviluppare. Parallelamente, il progetto intende avviare interlocuzioni con i diversi soggetti interessati, per sviluppare altri due filoni di lavoro: da un lato, inserire i due itinerari in un più ampio progetto di scambio europeo che li connetta con gli altri luoghi di passaggio napoleonici; dall’altro, ristrutturare e dare nuova vita gli antichi edifici come la Dogana di Turbigo, uno dei manufatti architettonici più importanti nell’area, dove molto probabilmente si tenne il primo consiglio di stato per la rinascita della Repubblica Cisalpina, che oggi si trova in condizioni di abbandono. Due tappe di questo itinerario sono già state realizzate nel comune di Turbigo nel 2021 in occasione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte.

Torna ai contenuti