Risorgimento Turbigo
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Il Castello di Turbigo

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Il Castello


Le prime notizie in merito all'esistenza del castello di Turbigo risalgono al IX secolo. Conquistato dalla famiglia Torriani come difesa del ducato di Milano dall'area del Ticino e parzialmente demolito nel Duecento, venne poi nuovamente ricostruito e nel 1569 passò alla famiglia Gallarati, con la giurisdizione di tutto il territorio; nel 1591 i Gallarati vennero sostituiti dalla casata piacentina dei Landi che ne rimase proprietaria sino alla fine del XVIII secolo.

La struttura, a pianta quadrangolare, è in ciottoli di fiume, pietra squadrata e mattoni; edificato intorno a una torre presumibilmente romana, porta lo stemma dei Visconti. Il complesso si struttura attorno a un'ampia corte quadrata con ala porticata sullo sfondo, che presenta un cornicione a sguscio con oculi, dovuto ad interventi cinque-secenteschi atti a trasformare il castello in residenza signorile. Attualmente si presenta in forme trecentesche grazie all'intervento di restauro attuato nel 1922 dall'architetto Carlo Bonomi di Turbigo. Il maniero, un tempo presidio strategico dei Visconti, è attualmente una residenza privata e non è visitabile. Per accedervi si può salire la ripida via della Chiesa, oppure la scenografica scalinata che da via Vittorio Veneto porta direttamente al terrazzamento. Da qui si gode un bel panorama su tutto il paese e il suo circondario. Notevole è il parco circostante, che con una dura battaglia legale è stato risparmiato dai piani di lottizzazione di alcune amministrazioni del passato. Oggi è l'unica area verde al centro del paese e ospita una notevole fauna di animali selvatici (fagiani, rapaci di varie specie, ghiri, lepri, picchi rossi e verdi e molti altri).
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